Oi Marì – racconta storie con ago e filo
In quest’ultimo periodo mi piace raccontare storie di altri. Oggi vi faccio conoscere Maria Martinese, giovane artigiana tarantina.
Maria abita nella mia stessa città ma è stato grazie a Facebook che ho conosciuto le sue creazioni. Al contrario di come molti pensano, i social spesso ti permettono di scoprire persone e realtà belle e positive.
Purtroppo non siamo riuscite a prenderci nemmeno un caffè per questa pseudo intervista, perché Maria in questo periodo frequenta la scuola di Bollenti Spiriti della Regione Puglia. E chissà dopo questo percorso quante idee renderà concrete!
E non vedo l’ora che il suo lavoro prenda il volo.
Più designer o artigiana? A te come piace definirti?
Decisamente Artigiana. Che Tra l’altro oltre a invocare la bellezza di un tempo, sa di romantico 🙂
Come nasce la tua passione?
Sin da piccolina, quando rubavo la macchina da cucito alla mamma e realizzavo le prime creazioni, inconsapevole del fatto che sarebbe stata poi la mia vocazione. Infatti è qualcosa che ho dentro, la creativita’ è cresciuta a braccetto con me in tutti questi anni. L’Arte Sartoriale è una vera e propria scuola, ti insegna la pazienza, la costanza, il sacrificio, e la felicità di un sorriso per la soddisfazione di un lavoro sudato ben fatto. Oltre ad avere alle spalle una bellissima storia.
In cosa si differenziano le tue creazioni?
Sono Artigianali, quindi fatti a mano. Ovviamente, nell’artigianato ogni pezzo è unico. E poi credo che ad oggi si differenzi da tanti pupazzi vestiti da bratz (le bambole con le scarpe nere), mamma mia che orrore! A prescindere dal gusto retro’ delle mie creazioni.
Io credo che la moda sia molto soggettiva. Non bisogna vestirsi tutti uguali, seguire uno stereotipo o comprare per forza abbigliamento firmato (che tra l’altro significa contribuire ad alimentare delle aziende estere che i diritti del lavoratore non sanno nemmeno cosa significhi, ma questo è un altro discorso che pero’ voglio sottolineare per dare importanza che bisogna capire cosa vestite)
Quali sono le tue proposte di abiti e a che tipi di donne sono rivolte?
A chi piace vestire semplice, non volgare soprattutto. Mi piace lo stile Noir degli anni che vanno dai primi del ‘900 fino ai 50 Indicativamente, e mischiarlo con fantasie geometriche, se bianco e nero poi è il top. Ora, questi sono i miei gusti poi ovviamente chi si rivolge a me, ha una propria idea e la si elabora insieme.
In Puglia i matrimoni sono un evento molto importante per la storia di una famiglia e di una comunità. Qual è l’aspetto che ti affascina di più di questo rituale? E qual è quello che ti piace meno?
Non essendo cattolica, la messa mi sta poco simpatica, mettiamola cosi’.
La cosa che mi fa piu’ ridere sono le persone che eccedono in questa giornata (tipo i vestiti delle signore tipo uova di pasqua)
La cosa affascinante invece è la promessa che due persone si fanno, decidendo di rimanere uniti per tutta la vita.
Ora vengono le domande semplici
Pensa alla Puglia e rispondi a queste domande.
Qual è la tua ricetta preferita?
Linguine con le vongole!!!!!
Bucarest, Budapest e….?
Taranto Svegliati.
Ora arriva la domanda stupida.
Tre aggettivi per definire la tua intervistatrice?
NON la conosco 😛
Brava nel suo lavoro, quindi ovviamente determinata, intraprendente.
Curiosa (altrimenti non ci saremmo conosciute)
E molto creativa!
Per maggiori info: Pagina Facebook Oi Marì
Foto di Cristina Hope e Margherita Maiorino